Ali al cuore …
- Sr Melisa Palumbo
- 1 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Tutto si supera nella consapevolezza che ciò che non nutre non ha senso di esistere in ciò che si è e che si fa.
Nel cuore ferito e dilaniato dal dolore,
a volte sembra tutto perduto, quella lesione ti toglie il respiro e ti fa sprofondare in abissi tanto bui quanto insidiosi e sembra che la tua esistenza annaspi in un un mare di incertezza e paura che ti attanaglia assottigliandoti la forza.
Sei così impotente che sei spinta ad aggrapparti a questo tormento come unica ancóra di certezza, senza capire che più ti attacchi a quel dolore più ti imprigioni incastrandoti in un vortice insidioso e inconcludente e smarrisci la lucidità, la dignità del rispetto e di ciò che sei e ti ritrovi avvolta da una alienazione che ti sgomenta…
Il cuore lacerato ti concede di comprendere che quando pensi che tutto sia finito per te, è proprio allora che puoi ricostruirti come Araba Fenicia e riformare e rifondare l’essenziale essenza di ciò che sei e per cui vivi.
Consapevolizzi che per rinascere devi sollevarti sulle macerie, lasciare andare i legacci che ti ostacolano e ti incastrano in rivoli che mai sfoceranno nello sconfinato orizzonte delle acque del mare.
È doloroso lasciarsi andare, fa male lasciare andare chi ti ha inferto quel duro colpo che ti ha squarciato e ti ha reso il cuore a brandelli. Paradossalmente è più facile tollerare il dolore che abbandonarlo, ma per innalzarti sopra il male ricevuto devi scostare da te il coltello che entra e rotea facendoti sanguinare continuamente…
E quando decidi di innalzarti, e di lasciare andare per so-stare nella pienezza di te stesso, allora capisci
che da quella ferita possono nascere feritoie di luce che consentono di volare lasciandosi alle spalle un passato livido di menzogna e infedeltà. È tutto acquista un senso di libertà siderale che ti fa andare oltre ciò che pensavi di non poter più superare e tutto è grazia perché diventa un per-dono che ti innalza lasciandoti dietro le spalle chi non ha più spazio nel tuo cuore e non ha più spazio perché, ferendoti, si è aperto il varco da solo per uscire senza che tu lo metta fuori.
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